lunedì 4 giugno 2007

neanche stasera mi butto

oggi ho scaldato la sedia. lo stipendio non mi sarà pagato inutilmente dai contribuenti, è vero. ma questa non è una consolazione.
non so se mi sto autoconvincendo che non sono tagliata per cercare le notizie o se invece sono solo pigra. può darsi che il fatto di vedere un nuovo lavoro (?) all'orizzonte mi disincentivi, come il fatto di sapere che c'è un nuovo collaboratore, con addirittura meno esperienza di me ma con più potenzialità.
probabilmente i capi sono disperati e ciò, se da un lato mi dispiace, dall'altro mi lascia indifferente.
mi chiedo anche se forse non è meglio interessarsi a tegole e isolanti. sicuramente sarebbe più redditizio.
comunque ho capito una cosa: non sarò mai una giornalista d'inchiesta, né una corrispondente di pace o di guerra. troppa fatica materiale e concreta e io preferisco leggerlo in poltrona il giornale che doverlo costruire. ma anche questo non mi consola e mi fa sentire particolarmente inadeguata: alla soglia dei 26 anni non ho ancora capito dove buttarmi. forse da un ponte? (ma ormai anche questa è vecchia)

1 commento:

Nicola Boccalini ha detto...

IO Io io (ab libitum) Mica ci sei solo tu a questo mondo! Rimboccati le mani e smettila di piangere lacrime che non meriti! Bacia più spesso il tuo ragazzo, bacialo più spesso...
(Ps. dai che sei forte!!!)