domenica 27 maggio 2007

metamedialità esegetica

concretamente...
non so cosa vuoi dire.
come no sa...che lavoro fai?
nulla di preciso...

mercoledì 23 maggio 2007

omnia vincit "accidia"

a distanza di una settimana, ho il mio primo paginone. la notizia principale della pagina e un riquadro in basso a destra.
l'apertura, così la chiamano, è la presentazione dei dati dell'osservatorio provinciale sulle dipendenze. notizia che, per quanto mi riguarda, non meritava forse tutta quella attenzione perché si tratta dei dat relativi alle persone che si rivolgono alla asl per ottenere cure.
in realtà, se aumentano queste persone, ciò non vuol dire che aumentino necessariamente e proporzionalmente i tossicodipenenti. comunque la "concorrenza" grida al preoccupante aumento delle cifre.
oggi mi regalo un po' di respiro. non perché sia stata brava, si tratta solo di fortuna ovviamente, ma solo perché non voglio smettere di avere il piacere di fermarmi a riflettere un po'.
severgnini mi ha come acceso un campanello d'allarme, avvertendomi (si perché nonostante ci fosse una piazza ad ascoltarlo, mi sebrava stesse parlando proprio con me) che la provincia narcotizza. che si finisce per stare bene ed accontentarsi, perdendo d'occhio i grandi progetti. ma è una colpa scegliere di difendere la propria serenità invece di cercare di cambiare un mondo che rimane sempre indifferente?
chi l'ha detto che la propria dimensione vada cercata al di fuori del proprio orizzonte?
ma forse queste sono solo le domande che si pone una inguaribile accidiosa.

mercoledì 16 maggio 2007

cambalache di notizie

Que el mundo fue y será una porquería ya lo sé...
(¡En el quinientos seis y en el dos mil también!).
...
¡Hoy resulta que es lo mismo ser derecho que traidor!...
¡Ignorante, sabio o chorro, generoso o estafador!
¡Todo es igual!
¡Nada es mejor!
¡Lo mismo un burro
que un gran profesor!
...
¡Siglo veinte, cambalache
problemático y febril!...

Cambalache, Enrique Santos Discepolo, 1934

Ritrovo lentamente la mia dimensione. Ieri l'articolo è stato pubblicato: per la prima volta la mia firma sulla carta stampata. Certo, in calce a un testo che non avevo scritto io, ma non si può sempre fare le pulci su tutto! Comunque, nonostante siano rimaste solo due parole mie i fatti non sono stati stravolti.

lunedì 14 maggio 2007

giornalista corre sul luogo della rapina. non trova la banca

non è un paese: è una curva. e di banche nemmeno l'ombra.
ma la rapina era in una frazione... un paese del genere può anche essere frazionato?
e in banca c'era un solo impiegato.
ovviamente, il pezzo che ho scritto è stato ricamato dalla redazione.
domani mi troverò ad aver accusato il bancario di essersi rapinato da solo.
per fortuna che non è la mia banca.

venerdì 11 maggio 2007

povera illusa nella taiga

ovviamente un bel mezzo paginone con tanto di foto di un fucile è stato scritto da qualcun'altro. il piacere del pertugio...
e io oggi non ho trovato nulla di cronacoso. mi sto quindi dedicando alle schede dei candidati alle elezioni comunali.
l'argomento mi si addice di più, ma contattare questi candidati è un'impresa assai ardua. soprattutto per me che non ho contatti ramificati nel territorio.
ma tutto sommato non ho intenzione di prendermela oltre misura, di agitarmi o preoccuparmi, cosa che ho imparato a fare con una certa padronanza negli ultimi tempi. probabilmente mi ha fatto bene in film di ieri sera: Dersu Uzala e gli occhi dolci di quel musicologo che lo interpretava.
penso che se in mezzo ad una tempesta di vento e neve, su un lago ghiacciato che si sta sciogliendo, senza sapere come fare a tornare indietro, Dersu Uzala è stato capace di salvare sé stesso e il capitano costruendo una capanna di canne, allora anche io ce la posso fare a sopravvivere nella mia taiga quotidiana.

"Com'è fragile l'uomo, debole, piccolo"

giovedì 10 maggio 2007

cronista fallita...prima di cominciare

cronista d'assalto? no, grazie. eppure ho appena accettato di collaborare con un quotidiano che riempie le sue pagine solo di cronaca, meglio se nera.
certo non ho esperienza nel settore e ho accettato questo "lavoretto" proprio per mettermi alla prova e vedere se davvero il giornalismo fa per me.
i risultati di questo mio primo pomeriggio di lavoro sono stati piuttosto scoraggianti, ma hanno soddisfatto il mio senso etico.
mi hanno chiesto di occuparmi di un suicidio. ho telefonato ai carabinieri ma non sono stata capace di farmi dare informazioni che riempissero più di 2 righe. risultato: la notizia non si pubblica.

sono contenta che un po' di gente in meno sappia che un cinquantenne ha deciso di togliersi la vita perché era malato. a chi dovrebbe interessare? quest'ansia di soffocare di notizie non fa più in modo che la gente si fermi a pensare che certe cose non è necessario dirle.
domani finirà in prima pagina sul quotidiano locale, ma almeno, fuori dalla provincia, nessuno sarà costretto a leggere distrattamente un trafiletto su un qualsiasi giornalino. e nessuno dovrà condividere superficialmente il dolore dei familiari.

certo, so che questa mia battaglia con la cronaca e l'etica è persa in partenza, se voglio vedere pubblicato qualche mio pezzo. ma per oggi mi basta così.